Quando la matematica va a braccetto con la filosofia: Karl Popper

Karl Popper (1902-1994), iniziò la sua carriera come matematico e psicologo, divenendo poi, uno dei maggiori filosofi della scienza del Novecento. Il suo pensiero, difatti, dimostra come spesso le discipline scientifiche vadano a braccetto con la logica filosofica. Fu anche un insigne esponente del Circolo di Vienna, cui aderirono pensatori provenienti dalle scienze esatte. La scuola, rappresentava l’ideologia del Neopositivismo, i cui interessi erano la logica formale, il metodo scientifico e l’atteggiamento antimetafisico.
Il loro punto di partenza, nella ricerca, è che spesso alcuni problemi sembrano irrisolvibili, non perché lo sono realmente, ma perché sono mal posti. Quindi per valicare l’insormontabilità apparente di questioni incompiute, bisogna riformulare le domande.
La constatazione di Popper è che ogni filosofia distaccata dalla scienza, non può portare a nessun risultato valido.
Dunque il passo da compiere è demarcare i confini tra scienza e metafisica.
Con che criterio?
Bisogna distinguere un’ipotesi pazza da una scientificamente valida.
Un’ipotesi scientifica è sempre falsificabile, ovvero controllabile e confrontabile.
La scienza di Popper è caratterizzata da un metodo ipotetico deduttivo. Per scienza intende quel complesso di proposizioni che sono state sottoposte a severi confronti, e li hanno superati. Ovvero le scienze sono state verificate e non sono state falsificate. Nulla tuttavia ci assicura che non potranno esserlo in futuro.
Faranno parte della metafisica tutte quelle proposizioni che non possono mai essere falsificate. Quindi non verificabili e confrontabili. Ad esempio la teologia non è scienza poiché non potremo mai conoscere il suo oggetto, cioè Dio, poiché Egli è perfetto e infinto. E gli esseri umani non sono né l’uno né l’altro.
Non tutti i miti del passato tuttavia, sono condannabili. Dice Popper che ad esempio il culto del dio Sole ha reso possibile la nascita del sistema copernicano.
Popper aggiunge che la scienza è costituita da varie teorie in lotta tra di loro per la sopravvivenza. E’ accettata la teoria che ha un maggiore contenuto empirico. Occorre controllare due teorie opposte tra loro e verificare attraverso l’esperienza quale delle due sopravvive.
Riassumendo, le teorie che sopravvivono nella scienza, sono: quelle con maggior contenuto empirico; quelle che superano le teorie rivali; quelle meglio controllate.